Gli Overunit Machine, gruppo metal sperimentale di origine pordenonese, ritornano con il nuovissimo EP Ungod, carico di sonorità coinvolgenti, prodotto dall'indiscussa esperienza di Howie B (http://it.wikipedia.org/wiki/Howie_B).
Proprio da questo EP è stato tratto il singolo IKARUS, dal quale si è ricavato un video che qui verrà sviscerato nel suo concept.
La storia di Icaro dovrebbe essere nota a tutti; ad ogni modo, per i pochi che non la ricordassero, può riassumersi nel fatto che Icaro, con le sue ali di cera, troppo si avvicinò al sole. Scioltasi la cera, precipitò in mare, morendo.
Premessa doverosa poiché questo video non si basa sulla vicenda epica in sè, ma sul DOPO. In questo video Ikarus è già precipitato, ecco perché la vicenda ruota tutta intorno alla disperazione, alla frustrazione e, soprattutto, alla punizione per chi non ha voluto rispettare i propri limiti, limiti umani, più nello specifico.
I primi due minuti constano di animazioni: la location è un abisso illuminato da una luce verdastra, popolato da strane creature. Al centro appare, labile, la luce della ragione, mentre ogni cosa vi ruota intorno, avendone infine il sopravvento. L'abisso rappresenta la frustrazione, in senso metaforico, oltre naturalmente alla precipitazione.
In seguito, si passa al primo stacco di girato, in cui alla performance della band si alterna la vicenda vera e propria del protagonista Ikarus (ribadendo, DOPO essere precipitato). Due loschi figuri gli stanno vicino, per accentuare l'angoscia, mentre gli occhi vanno in primo piano: sono bianchi con venature nere. Ikarus è cieco, questo perché ha discostato lo sguardo dai propri limiti. La tematica degli occhi tornerà più avanti.
Il movimento successivo di Ikarus, pseudoepilettico, non si discosta dalla tematica generale. Il movimento stesso, e il fatto che la sua figura venga quasi cancellata, può a rigore essere considerata come un'accentuazione della cancellazione (o dell'alienazione) dell'essere, oltre gli stessi limiti spaziali, o comunque l'incapacità di saper controllare se stessi.
Il cuore in gabbia che prende fuoco (e che, anzi, viene incendiato dallo stesso Ikarus) serve a marcare ulteriormente l'idea di limite e di angoscia, oltre a sottolineare come sia lo stesso Ikarus ad autodistruggersi col suo agire.
Il serpente che diviene catena e che appesantisce i piedi di Ikarus è la metafora non solo del limite invalicabile (impossibilità di volare), ma anche di ciò che lega l'uomo, indissolubilmente, alla propria natura terrena. Anche qui, dolore, rabbia e frustrazione dominano la scena.
Il tendere la mano al cielo non richiede particolari sforzi interpretativi.
Uno stacco, e dal tendere all'irraggiungibile si piomba nuovamente in un'atmosfera onirica ed angosciante al tempo stesso. Nuovamente animazioni, ma questa volta si percepisce un volo "precipitato" diritto agli Inferi, abitati da creature terrificanti. Riappare la luce della ragione, che di nuovo scompare in un tuono.
Nel nuovo passaggio al girato, Ikarus vomita vermi, che tendono a dimostrare come sia morto dentro, sia morta la sua anima, sia morta la sua stessa ragione di esistere, a seguito del fallimento del volo.
E riecco gli occhi: il losco figuro di sinistra tiene fra le mani gli occhi di Ikarus. Ne getta uno a terra, un altro lo smembra con una tenaglia. Qui la metafora è quella della dissoluzione delle illusioni oltre, ancora, al concetto del limite che più e più volte ritorna.
Ikarus piange lacrime di sangue, si strofina gli occhi, riprendendo il concetto precedente e trasponendolo direttamente entro la sua persona.
Un bel gioco tra il suo volto e quello del cantante del gruppo, per poi trovarsi, immobile, con le ali in movimento. E, infine, la dissoluzione.
La dissoluzione di tutto, dai sogni alle speranze, dall'Essere all'apparire.
Naturalmente, la spiegazione del video non si esaurisce qui. Innanzi tutto, pur essendo questa un'interpretazione autentica, la più autentica possibile, ognuno potrà leggere ciò che vuole ed interpretare come vuole la vicenda.
Inoltre, si sono tralasciati appositamente alcuni particolari, come simbologie esoteriche e non, presenti all'interno del video stesso. Questo per lasciare a tutti un po' di divertimento e per "aguzzare la vista".
Per saperne di più sugli Overunit Machine, visitate:
La copertina dell'EP è del famoso (e discusso) pittore Saturno Buttò (www.saturnobutto.com)
Il video "Ikarus" è stato prodotto e realizzato da Andrea Guarascio, Giulio Serafini, Lorenzo La Monica e dalla 4Frame Factory di Pordenone
© tutti i diritti riservati
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