Essere il Paese con il maggior patrimonio artistico a
livello mondiale richiede coscienza, prima, e responsabilità, poi.
Non può esistere responsabilità senza coscienza, e purtroppo
accade spesso che, nell'immensità di ciò che ci circonda, manchino entrambe le
cose. Il nostro patrimonio è intriso di criticità, in lungo e in largo attraverso
la penisola. Beni abbandonati a loro stessi, lasciati in balia del tempo e di
chissà quante altre cose. E così gli Scavi di Pompei, così la Reggia di
Caserta, così la Zisa di Palermo, così il Castello di Miramare a Trieste, e
potremmo andare avanti per ore. Un gigantesco patrimonio, invidiato da tutto il
mondo, spedito all'indirizzo dell'oblio colpevole da parte di chi di dovere.
Su alcuni dei casi eclatanti citati sopra, qualcosa si è
mosso e si sta muovendo, fortunatamente.
Ma, come detto, la lista è lunga. E oggi, da questa lista,
attingeremo parlando del Castello di Sammezzano. Un meraviglioso esempio
ottocentesco di architettura moresca, sito nel cuore della Toscana, in comune
di Reggello, ad una trentina di chilometri da Firenze.
Un luogo sfortunatamente ancora poco conosciuto, ma che può
sfoggiare una rara bellezza, un trionfo cromatico negli interni che lascia a
bocca aperta. Il tutto immerso nel parco con il maggior numero di sequoie in
Europa. Un gioiello, una chicca, una vera ode al colore e all'eclettismo.
Anche il Castello di Sammezzano, inutile dirlo, rientra tra
quelle molteplici opere d'arte che l'abbandono rischia di condurre verso un
inaccettabile declino.
La coscienza è condizione necessaria alla responsabilità,
dicevamo. Ecco perché è necessario prendere coscienza di questo gioiello, e
recuperare il senso di responsabilità verso i tesori che la nostra patria
custodisce, e che tendono a sfuggirci non oltre uno sguardo
"abitudinario".
Ci vorrebbero diverse decine di milioni di euro per salvare
il Castello di Sammezzano. Si parla di venti milioni solo per acquistarlo,
ammesso ve ne sia la possibilità (l'ultima asta è stata, ed è notizia di soli
pochi giorni fa, sospesa). Tanti, pochi, dipende dai punti di vista. Tanti
sicuramente per la stragrande maggioranza della popolazione considerata come
singoli, ma decisamente non tanti, se si pensa in termini di somma di individui.
Basterebbe che il 3 per cento della popolazione italiana rinunciasse ai soldi
di una pizza e di una bibita (10 euro) e l'obiettivo verrebbe praticamente
raggiunto. Se pensiamo che siamo oltre 60milioni, basterebbe rinunciare ad un
caffè, e ci sarebbero i soldi per tre Castelli di Sammezzano.
L'Italia ha delle responsabilità verso se stessa e verso il
mondo. Non dimentichiamolo. Salviamo il Castello di Sammezzano e tutti gli
altri tesori sparsi per il Paese.
Per qualsiasi ulteriore informazione: Sito Save Sammezzano
tutti i diritti riservati
credito immagine: Sailko - Wikipedia
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