Forse andiamo un po' fuori tema, parlando del tempo. Inteso come tempo atmosferico.
Non è un blog meteorologico, pertanto apparirebbe difficile comprendere una virata in tal senso. Che senso?
Il senso della pioggia che, nonostante luglio sia ormai nel pieno (o debba essere nel pieno) della sua forza devastante di calore e di irradiazione solare, continua a dominare questo angolo di mondo.
Quasi a donare uno specchio per le anime, per un'epoca di sostanziale grigiore, non soltanto economico.
Tarde lluviosa en gris cansado,
y sigue el caminar.
Los árboles marchitos.
Mi cuarto, solitario.
Y los retratos viejos
y el libro sin cortar.
Così recita l'incipit di una poesia di Federico Garcia Lorca: Tarde lluivosa (Sera Piovosa).
Viene in mente, come tante altre cose, come tante altre poesie o canzoni che intrecciano il tema della pioggia. Un tema smisurato, come la sua essenza. Un eterno rincorrersi di parole, di suoni, a tentare di racchiudere la forza quasi mistica di un fenomeno, la pioggia, appunto, che in molti casi passa, scorre, senza che vi si dedichi particolare attenzione, se non quella di un'imprecazione, perché oggi si voleva andare al mare e non si può.
La pioggia è anche altro, è elemento primigenio della vita. Seme e frutto, al tempo stesso, di se stessa.
Donatrice di vita, ma spietata dispensatrice di morte, quando si tenta di imprigionarla.
Tutto questo non sempre viene in mente, in una giornata di luglio che pare autunnale. Si dedica più tempo ad apostrofarne la scocciatura.
Eppure è proprio nell'insolito che maggiormente ci si dovrebbe soffermare.
Se una pioggia di novembre non fa testo, un luglio piovoso è certo più raro. Ecco che allora ti spinge a pensare e, magari, ad apprezzare questo elemento così indomabile.
Ci sarà tempo per la spiaggia, nei prossimi giorni, e di tutta questa pioggia sarà presto cancellato anche il ricordo.
credito immagine: meteoweb.eu
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