sabato 11 gennaio 2014

Quindici anni fa si spegneva Fabrizio De Andrè

Sono trascorsi quindici anni dalla morte di Fabrizio De Andrè, vera e propria icona della musica italiana, cantautore e poeta, per quanto lui non amasse quest'ultima etichetta, tra i più amati della storia.
Era la notte dell'11 gennaio 1999, quando in una fredda Milano si spegneva questo grande interprete della società e del sentimento, strappato alla vita da un cancro ai polmoni.

Verrebbe da chiedersi cosa sia rimasto di lui, della sua eredità, a tre lustri di distanza da quel giorno. Verrebbe da rispondersi, forse banalmente, tutto.
Tutto perché Faber è vivo, vive sono le sue canzoni, vivo è il suo ricordo, ancora risuonano i suoi capolavori, le sue ballate e i suoi testi struggenti.
Non passa, non può passare il tono talora allegro, più sovente malinconico, che pervade la musica di questo maestro.

Così, non resta che omaggiarne il ricordo, ancora, non oggi in quanto anniversario, ma ogni giorno, in quanto ogni nota del cantautore genovese merita di essere omaggiata, riascoltata, riscoperta. Sempre.

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