giovedì 24 febbraio 2011

25 anni di Dylan Dog: da Cartoomics al nuovo film

Era il 1986 quando, dalla mente di Tiziano Sclavi, si concretizzò l’immagine di Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo. Sono passati 25 anni, e il mondo del fumetto (e non solo) è pronto a rendergli omaggio.
Un quarto di secolo portato benissimo, una serie di storie avvincenti che hanno reso Dylan Dog il fumetto Bonelli più importante della sua generazione, con storie che sono divenute dei veri e propri cult. Inutile fare grandi presentazioni, l’unica cosa da dire è che Dylan Dog è il fumetto horror-surreale più importante del panorama italiano, ed uno dei più importanti del panorama europeo.

I festeggiamenti in suo onore ci portano direttamente a Milano, città della Sergio Bonelli Editore, dove si terrà, come ormai consuetudine, la rassegna Cartoomics. E il venticinquesimo di Dylan Dog, direttamente od indirettamente, la farà da padrone, introducendo nella rassegna un “preambolo a tema”, dall’8 all’ 11 marzo, sul mondo dell’horror ed il rapporto tra fumetto e cinema, con tutta una serie di manifestazioni, proiezioni, seminari e dibattiti, molti dei quali di alto livello. Il giorno 10 marzo sarà una giornata dedicata interamente a Dylan Dog. Ci saranno una serie di ospiti di eccezione, tra cui disegnatori e sceneggiatori dell’indagatore dell’incubo.
La rassegna si terrà a Milano. Il preambolo, denominato “Cartoomics Spin Off: Horror & Motion”, come anticipato, si terrà dall’8 all’11 marzo, presso la sede del Centro Congressi della Provincia di Milano in via Corridoni 16. La fiera del fumetto Cartoomics si terrà invece in FieraMilanoCity dall’11 al 13 marzo.

Ma non è finita qui. I venticinque anni di Dylan Dog diventano lo spunto anche per ricavare un nuovo film sul personaggio a fumetti.
Uscirà infatti nelle sale il 16 marzo “Dylan Dog: Dead of Night”, regia di Kevin Munroe.

Tanta carne al fuoco, insomma, per gli amanti di Dylan Dog…

per il programma di Cartoomics Milano, clicca qui

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martedì 22 febbraio 2011

Edvard Munch e la Scandinavia della pittura: ultimi giorni

Ultimi giorni utili per poter visitare la mostra di pittura Munch e lo Spirito del Nord, in corso a Villa Manin di Passariano (Udine). La rassegna si concluderà il 6 marzo.


Sono esposte circa 120 opere di vari autori scandinavi, primo fra tutti Edvard Munch.


Attraverso questa rassegna è possibile farsi un'idea completa della pittura del Nord Europa tra Ottocento e Novecento.



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Corsi di scrittura creativa: spesso truffe cammuffate

Diffidare di chi pretende di insegnare a scrivere. Partiamo da un presupposto, che forse farà storcere il naso a più di qualcuno, e cioè che NON ESISTONO SCUOLE PER IMPARARE A SCRIVERE “BENE”.
I corsi di scrittura creativa, nella maggior parte dei casi, se non proprio truffe sono comunque delle prese in giro colossali, che vanno a danno del poveraccio di turno, che crede con un semplice corso, di poter divenire un romanziere di successo.
La migliore, e sola, scuola di scrittura è la lettura. Lettura attenta, lettura consapevole, dei grandi classici che ci precedono e che tanto hanno dato al nostro tempo. Soffermatevi sulle parole, sugli stili, sulle descrizioni, e troverete la migliore tra le accademie. Non occorrono catalogazioni, schemi ed altre idiozie simili, serve semplicemente attenzione a ciò che si ha intorno.
Una volta capito questo, potrete iniziare a cogliere quanto vi circonda; sedetevi su una panchina, osservate, lasciate lavorare la fantasia. Lo scrittore è, prima di tutto, una persona piena di fantasia, che sa sfruttarla anche quando deve descrivere la più dura realtà. Lo scrittore non conosce dei veri e propri schemi, ma vive di ciò che lo circonda, di ciò che è, di ciò che sarà e di ciò che dovrebbe essere.
Anche la “tecnica” per redigere un “buon romanzo”, di cui tanti si riempiono la bocca (e le tasche)… Non esiste! Non c’è! Come si può insegnare qualcosa che semplicemente non c’è? Ogni scrittore adotta una tecnica diversa, c’è chi prepara uno scheletro e poi sviluppa il progetto, e infine lo rifinisce, c’è chi si lascia andare a briglia sciolta fino a scrivere un po’ di pagine e poi cerca di incastrarle in un racconto che gli viene in mente nel mentre, c’è chi va ordinatamente capitolo per capitolo senza però avere in mente la vicenda nel suo insieme finché non ha concluso l’opera, c’è chi scrive tanti foglietti sparsi e poi cerca di armonizzarli in base a come “sente” la storia una volta creato un filo, indefinibile come progetto in quanto totalmente disordinato…
Credete che qualcuno abbia insegnato a Verga, Svevo, Buzzati o Pirandello “come si scrive”?
Non lasciatevi abbindolare, il problema dello scrivere è tutt’altro che tecnico, tanto più che la tecnica, alla fine, diviene un qualcosa di strettamente personale, legata al proprio carattere, alle proprie idee, a ciò che si vorrebbe fare quando si scrive. Relegare uno scritto alla tecnica significherebbe operare una forzatura a priori che, nella maggior parte dei casi, non porterebbe a nulla.
Bisogna ricordarsi una cosa: tutto ciò che si ha intorno è, in un modo o nell’altro, esprimibile a parole. In un tale contesto di immagini e sentimenti, credete ci sia bisogno del “consiglio” di qualcuno che vi insegna a scrivere? Risparmiate i vostri soldi, è tutto intorno a voi e, soprattutto, GRATIS.
L’idea, quella è il vero problema, l’idea originale, l’idea che possa attirare l’attenzione del lettore o, più semplicemente, permettervi di costruirci una vicenda intorno. Ma quella, nessuno ve la darà mai in una scatola chiusa. Pensate davvero che un’idea presumibilmente vincente vi possa venir svelata da terzi?
Per concludere, un unico caso di scrittura che, per la sua complessità e per il suo, questa volta sì, tecnicismo, richiede un’infarinatura teorica alla base: si parla, come molti avranno capito, della sceneggiatura. Qui il discorso è diverso, la sceneggiatura (specie se cinematografica), segue dei canoni universalmente riconosciuti, ed anche un a capo, un maiuscolo piuttosto che un minuscolo, possono cambiare le carte in tavola. Ma qui, si sa, non si scrive per il pubblico, si scrive per un produttore ed, eventualmente, per un regista, per degli attori, sicché la ricerca andrà indirizzata entro uno schema prettamente “cinematografico”. Lo sceneggiatore, utilizzando la sua tecnica, suggerisce, in certi casi in modo esplicito, in altri decisamente più velato, un cambio di scena piuttosto che un cambio di inquadratura, una location piuttosto che un’altra, addirittura l’espressività del viso di un attore. Il tutto, è bene dirlo, quasi sempre senza avere la possibilità di scrivere tutto ciò che ha in mente e senza poter guidare il regista esplicitamente dove vuole. Questa, sì, è una scrittura tecnica, una scrittura che va schematizzata ed imparata… Ma solo perché i destinatari sono dei tecnici…
Quanto dovete sapere per cominciare a scrivere è già tutto in queste poche righe. Chi ha il cilindro magico… beh, lasciatelo col suo coniglio…
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Fumetto d'autore a Bologna

Promuovere il patrimonio culturale, artistico e produttivo che fa di Bologna una delle capitali internazionali del fumetto. E’ questo uno degli obiettivi di BilBOlbul Festival, manifestazione in programma a Bologna dal 2 al 6 marzo. Anche questa edizione della rassegna coinvolgerà oltre sessanta artisti, protagonisti delle mostre, degli eventi e degli incontri. In primo piano tra i tanti ospiti, quest’anno, Vanna Vinci, una delle voci più significative e personali nel panorama del fumetto italiano (a lei è dedicata la mostra “Sulla soglia”), e l’argentino Josè Munoz, considerato tra i maggiori autori contemporanei (con l’esposizione “Come la vita…”). Per entrambe le mostre, dal 4 marzo al 10 aprile, la cornice è quella del Museo Civico Archeologico.
Il festival è curato da Hamelin associazione culturale, che da anni mette in relazione la promozione culturale e la vocazione pedagogica, lavorando in particolare con bambini e adolescenti attraverso la letteratura, il fumetto, l’illustrazione e il cinema. La programmazione della manifestazione è attenta alla valorizzazione dell’opera dei grandi autori del passato e a un’indagine orientata verso le forme più innovative di sperimentazione. BilBolBul promuove i giovani artisti attraverso una rete di rapporti con scuole e accademie d’arte, concorsi e mostre collettive. Fra gli obiettivi del festival anche la volontà di incrociare il fumetto con altre forme espressive come il cinema, la letteratura, le arti visive, la musica.
La maggioranza degli appuntamenti è a ingresso gratuito; a pagamento o su prenotazioni alcuni eventi. Per informazioni, tel.051.233.401 (www.bilbolbul.net).
la proprietà dell’articolo appartiene all’Agenzia Dire; www.dire.it

Omaggio a Gogol'

Il 21 febbraio 1852, ovvero esattamente 159 anni fa, moriva a Mosca Nikolaj Vasil’evič Gogol’, uno dei massimi scrittori sovietici del XIX secolo.
Non così conosciuto al pubblico italiano medio, rispetto ad alcuni suoi contemporanei, quali Puškin (di cui era peraltro grande amico) e Tolstoj, è stato tuttavia un geniale rivisitatore della realtà del suo tempo nella sua crudezza.
Il suo stile nei racconti è carico di componenti tragicomiche, di situazioni drammatiche e macabre, sempre proposte con sottile vena umoristica, ed influenzerà un filone della letteratura sovietica (e non solo) in modo assolutamente incisivo (basti pensare, ad esempio, alle opere di Daniil Charms, che ad oltre un settantennio dalla morte di Gogol’, ancora ricorderanno nello stile il “maestro letterario”).
Nonostante la sua vita piuttosto breve (morì a 43 anni), scrisse moltissimi racconti (tra i più celebri basti qui ricordare I Racconti di Pietroburgo e Le Anime Morte), e visse in varie città europee (a parte Mosca e Pietroburgo, soggiornò in Germania, Francia, Svizzera, Cecoslovacchia e Italia).
Impossibile condensare la sua carriera letteraria così vasta in così poco spazio, ma giusto rendergli un piccolo omaggio, nell’anniversario della morte, come merita un grande letterato come lui.
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I sentieri letterari: un modo diverso di approcciarsi al territorio

Tra le più interessanti modalità di visitare una città, figura, indubbiamente, il sentiero letterario. Nessuna città può infatti dirsi importante, se non può vantare di trasudare se stessa dalle pagine e dalle parole di qualche noto poeta o scrittore.
I sentieri letterari sono iniziative che prendono piede ormai, in modo più o meno evidente, in tutta Italia. Un paio di anni fa celebre fu l’esempio di Palermo, che segnalò sul sito della Biblioteca Civica le parole usate dagli scrittori per descrivere gli angoli più suggestivi, i quartieri, i monumenti, creando così una valida alternativa alle guide turistiche “tradizionali”. Alla fine, quanto si ottenne a Palermo fu una vera e propria “mappa” della città, costituita da citazioni più o meno celebri, racchiuse nei monumenti… o, forse, monumenti racchiusi in citazioni più o meno celebri (di Pirandello, Oscar Wilde, Goethe, ad esempio).
Un altro valido esempio di questo tipo fu attuato a Trieste, dove in tutta la città sono apparsi “sentieri” dedicati ai più celebri autori che qui vissero e qui lasciarono una traccia indelebile attraverso le loro opere: da Saba a Svevo, da Ungaretti a Joyce, tanto per citarne alcuni. Sentieri che, tuttavia, talora vengono usurpati da qualche commerciante che, pur di farsi un po’ di pubblicità, abusa dei nomi per attirare i turisti.
Ma non serve andare nelle grandi città per trovare queste “linee rosse” fatte di parole e immagini. Tale strategia di turismo letterario, estremamente apprezzabile ad avviso di chi scrive, si può trovare anche nelle campagne. Un esempio concreto è dato dai cosiddetti “luoghi pasoliniani” che, nel cuore del Friuli, consentono di scoprire le terre dove Pier Paolo Pasolini poté, per la prima volta, misurarsi con la sua vocazione artistico – letteraria. Da Casarsa, “paese di temporali e di primule”, è facile poi ampliare i propri orizzonti in altri centri vicini che ospitarono altri grandi letterati dell’Ottocento e del Novecento, basti pensare ai luoghi di Ippolito Nievo, come Cordovado, o di David Maria Turoldo, ossia Sedegliano, al di là del fiume Tagliamento.
La cultura letteraria è, insomma, insita in ogni angolo della nostra Italia, dalle grandi città alle campagne, per questo è utile valorizzare, anche attraverso queste iniziative, un mondo che non è fatto soltanto di libri e di inchiostro, ma anche di luoghi, di sensazioni, di immagini che hanno ispirato coloro che hanno offerto un inestimabile patrimonio al nostro Paese.
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Vecchioni vince a Sanremo




video tratto da Youtube
Il Festival di Sanremo 2011 viene vinto da Roberto Vecchioni con Chiamami Ancora Amore . La canzone migliore, la più poetica, quella che meglio rappresenta l’Italia. Vecchioni vince anche il premio della critica.

Il blog di poesia del Corriere della Sera

Curato dal giornalista e scrittore Ottavio Rossani, il blog di poesia del Corriere della Sera è un punto di riferimento per chiunque abbia sete di conoscenza nel campo della poesia, soprattutto per chi cerca informazioni su eventi letterari e su nuove uscite. Per chi ancora non conoscesse questo ottimo canale letterario, è sufficiente cliccare qui per farsi un’idea della struttura.
Come si può notare, viene presentato, sulla destra, un ampio archivio che ha inizio nel dicembre 2007, un ricco menu-indice, con due menu a tendina nella parte inferiore, che permettono di selezionare collegamenti a Paesi o ai singoli poeti di cui si tratta.
immagine: Ottavio Rossani – reperita in pubblico dominio – per comunicazioni o violazioni del copyright inviare una mail a vialeassurdo@gmail.com