Diffidare di chi pretende di insegnare a scrivere. Partiamo da un presupposto, che forse farà storcere il naso a più di qualcuno, e cioè che NON ESISTONO SCUOLE PER IMPARARE A SCRIVERE “BENE”.
I corsi di scrittura creativa, nella maggior parte dei casi, se non proprio truffe sono comunque delle prese in giro colossali, che vanno a danno del poveraccio di turno, che crede con un semplice corso, di poter divenire un romanziere di successo.
La migliore, e sola, scuola di scrittura è la lettura. Lettura attenta, lettura consapevole, dei grandi classici che ci precedono e che tanto hanno dato al nostro tempo. Soffermatevi sulle parole, sugli stili, sulle descrizioni, e troverete la migliore tra le accademie. Non occorrono catalogazioni, schemi ed altre idiozie simili, serve semplicemente attenzione a ciò che si ha intorno.
Una volta capito questo, potrete iniziare a cogliere quanto vi circonda; sedetevi su una panchina, osservate, lasciate lavorare la fantasia. Lo scrittore è, prima di tutto, una persona piena di fantasia, che sa sfruttarla anche quando deve descrivere la più dura realtà. Lo scrittore non conosce dei veri e propri schemi, ma vive di ciò che lo circonda, di ciò che è, di ciò che sarà e di ciò che dovrebbe essere.
Anche la “tecnica” per redigere un “buon romanzo”, di cui tanti si riempiono la bocca (e le tasche)… Non esiste! Non c’è! Come si può insegnare qualcosa che semplicemente non c’è? Ogni scrittore adotta una tecnica diversa, c’è chi prepara uno scheletro e poi sviluppa il progetto, e infine lo rifinisce, c’è chi si lascia andare a briglia sciolta fino a scrivere un po’ di pagine e poi cerca di incastrarle in un racconto che gli viene in mente nel mentre, c’è chi va ordinatamente capitolo per capitolo senza però avere in mente la vicenda nel suo insieme finché non ha concluso l’opera, c’è chi scrive tanti foglietti sparsi e poi cerca di armonizzarli in base a come “sente” la storia una volta creato un filo, indefinibile come progetto in quanto totalmente disordinato…
Credete che qualcuno abbia insegnato a Verga, Svevo, Buzzati o Pirandello “come si scrive”?
Non lasciatevi abbindolare, il problema dello scrivere è tutt’altro che tecnico, tanto più che la tecnica, alla fine, diviene un qualcosa di strettamente personale, legata al proprio carattere, alle proprie idee, a ciò che si vorrebbe fare quando si scrive. Relegare uno scritto alla tecnica significherebbe operare una forzatura a priori che, nella maggior parte dei casi, non porterebbe a nulla.
Bisogna ricordarsi una cosa: tutto ciò che si ha intorno è, in un modo o nell’altro, esprimibile a parole. In un tale contesto di immagini e sentimenti, credete ci sia bisogno del “consiglio” di qualcuno che vi insegna a scrivere? Risparmiate i vostri soldi, è tutto intorno a voi e, soprattutto, GRATIS.
L’idea, quella è il vero problema, l’idea originale, l’idea che possa attirare l’attenzione del lettore o, più semplicemente, permettervi di costruirci una vicenda intorno. Ma quella, nessuno ve la darà mai in una scatola chiusa. Pensate davvero che un’idea presumibilmente vincente vi possa venir svelata da terzi?
Per concludere, un unico caso di scrittura che, per la sua complessità e per il suo, questa volta sì, tecnicismo, richiede un’infarinatura teorica alla base: si parla, come molti avranno capito, della sceneggiatura. Qui il discorso è diverso, la sceneggiatura (specie se cinematografica), segue dei canoni universalmente riconosciuti, ed anche un a capo, un maiuscolo piuttosto che un minuscolo, possono cambiare le carte in tavola. Ma qui, si sa, non si scrive per il pubblico, si scrive per un produttore ed, eventualmente, per un regista, per degli attori, sicché la ricerca andrà indirizzata entro uno schema prettamente “cinematografico”. Lo sceneggiatore, utilizzando la sua tecnica, suggerisce, in certi casi in modo esplicito, in altri decisamente più velato, un cambio di scena piuttosto che un cambio di inquadratura, una location piuttosto che un’altra, addirittura l’espressività del viso di un attore. Il tutto, è bene dirlo, quasi sempre senza avere la possibilità di scrivere tutto ciò che ha in mente e senza poter guidare il regista esplicitamente dove vuole. Questa, sì, è una scrittura tecnica, una scrittura che va schematizzata ed imparata… Ma solo perché i destinatari sono dei tecnici…
Quanto dovete sapere per cominciare a scrivere è già tutto in queste poche righe. Chi ha il cilindro magico… beh, lasciatelo col suo coniglio…
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