Tra le più interessanti modalità di visitare una città, figura, indubbiamente, il sentiero letterario. Nessuna città può infatti dirsi importante, se non può vantare di trasudare se stessa dalle pagine e dalle parole di qualche noto poeta o scrittore.
I sentieri letterari sono iniziative che prendono piede ormai, in modo più o meno evidente, in tutta Italia. Un paio di anni fa celebre fu l’esempio di Palermo, che segnalò sul sito della Biblioteca Civica le parole usate dagli scrittori per descrivere gli angoli più suggestivi, i quartieri, i monumenti, creando così una valida alternativa alle guide turistiche “tradizionali”. Alla fine, quanto si ottenne a Palermo fu una vera e propria “mappa” della città, costituita da citazioni più o meno celebri, racchiuse nei monumenti… o, forse, monumenti racchiusi in citazioni più o meno celebri (di Pirandello, Oscar Wilde, Goethe, ad esempio).
Un altro valido esempio di questo tipo fu attuato a Trieste, dove in tutta la città sono apparsi “sentieri” dedicati ai più celebri autori che qui vissero e qui lasciarono una traccia indelebile attraverso le loro opere: da Saba a Svevo, da Ungaretti a Joyce, tanto per citarne alcuni. Sentieri che, tuttavia, talora vengono usurpati da qualche commerciante che, pur di farsi un po’ di pubblicità, abusa dei nomi per attirare i turisti.
Ma non serve andare nelle grandi città per trovare queste “linee rosse” fatte di parole e immagini. Tale strategia di turismo letterario, estremamente apprezzabile ad avviso di chi scrive, si può trovare anche nelle campagne. Un esempio concreto è dato dai cosiddetti “luoghi pasoliniani” che, nel cuore del Friuli, consentono di scoprire le terre dove Pier Paolo Pasolini poté, per la prima volta, misurarsi con la sua vocazione artistico – letteraria. Da Casarsa, “paese di temporali e di primule”, è facile poi ampliare i propri orizzonti in altri centri vicini che ospitarono altri grandi letterati dell’Ottocento e del Novecento, basti pensare ai luoghi di Ippolito Nievo, come Cordovado, o di David Maria Turoldo, ossia Sedegliano, al di là del fiume Tagliamento.
La cultura letteraria è, insomma, insita in ogni angolo della nostra Italia, dalle grandi città alle campagne, per questo è utile valorizzare, anche attraverso queste iniziative, un mondo che non è fatto soltanto di libri e di inchiostro, ma anche di luoghi, di sensazioni, di immagini che hanno ispirato coloro che hanno offerto un inestimabile patrimonio al nostro Paese.
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