Il rapporto tra cinema e teatro e
tra cinema e letteratura. Così può riassumersi l'incontro che ha visto
protagonisti il regista polacco Krzysztof Zanussi
e lo scrittore e sceneggiatore Rocco Familiari.
Il regista Leone d'Oro 1984 con L'anno del sole quieto ha dialogato con
Rocco Familiari delle differenze sostanziali tra il linguaggio cinematografico
e quello letterario, ma al contempo della necessità del linguaggio letterario
per la creazione di quello cinematografico.
Tra i due personaggi esiste ormai
un lungo sodalizio, che è emerso in vari aneddoti svelati nel corso
dell'incontro.
Non è mancato un riferimento al
teatro, visto che Rocco Familiari nasce come drammaturgo. In questo senso, vi è
stato spazio anche per indicare una breve analisi tra il linguaggio sincronico
teatrale e quello diacronico cinematografico.
Il cinema, che racconta un
momento passato, cristallizzato, e che viene composto dal regista a suon di
brevi passi, ad una visione contestuale decisamente confusi, e il teatro, così
immerso nell'hic et nunc, in un
dialogo impossibile.
E poi c'è, ovviamente, la
letteratura. "Il nodo di Tyrone", ultimo libro di Familiari, edito da
Marsilio, ha fatto da sfondo al dibattito. Di esso si sono letti alcuni
passaggi significativi nel corso dell'incontro.
Zanussi e Familiari hanno avuto
modo di confrontarsi con il ruolo della letteratura non solo rispetto al
cinema, ma anche rispetto alla loro stessa personale esperienza di lettori.
credito immagine: Wikipedia
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