sabato 20 settembre 2014

SPECIALE PORDENONELEGGE 2014 - La filosofia di nuovo al centro nel dibattito con Massimo Cacciari

Labirinto filosofico di cui il centro è l'inizio e il punto di arrivo. Così, circa un'ora e mezza di lectio magistralis del filosofo professor Cacciari, al Teatro Verdi di Pordenone, che qui presenta il suo ultimo libro, "Labirinto filosofico", edito da Adelphi.
Un viaggio che ha toccato diverse tematiche, dalla metafisica all'ermeneutica, intrecciando Hegel con Kant, Platone, Aristotele, Socrate, Nietzsche.
L'hegelismo e il kantismo, prima di tutto. L'idea stessa di ricerca filosofica, di rapporto tra scienza e filosofia, del loro dialogare, dei loro contrasti. E poi, l'impulso alla categorizzazione, l'interrogativo, il non interrogativo, la conoscenza dell'indicibile, i limiti del linguaggio e dei suoi abissi di ambiguità e di vaghezza. Il mezzo che è prigione e la prigione che è mezzo.
Un lungo peregrinare attraverso varie tappe della filosofia occidentale, partendo da un discorso puramente ontologico, sull'Essere e sull'Ente, sui loro rapporti ma soprattutto sull'identità dell'Ente e sui limiti del logos nel coglierlo, nel determinarlo.
Non manca neppure lo spazio per una piccola polemica contro l'approccio "storico" della filosofia, soprattutto nelle scuole, che Cacciari definisce una "marcetta filosofica". La scuola, sottolinea lui, dovrebbe partire dai testi dei filosofi e solo da lì ricostruire il pensiero di ciascuno.

Ha moderato il giornalista Armando Torno, del Corriere della Sera.

credito immagine: foto di Roberto Vicario - CC BY SA

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