venerdì 25 marzo 2016

I novantasette anni di Lawrence Ferlinghetti, poeta della beat generation

Novantasette anni fa (24 marzo 1919) nasceva a New York "un certo" Lawrence Ferlinghetti. Uno dei maggiori poeti americani del secondo Novecento, consacrato all'arte poetica attraverso la sua opera più conosciuta, "A Coney  Island of the Mind", pubblicata per la prima volta nel 1958.

La sua poesia è "spiccia", creativa, anarchica, ironica. Non mancano i neologismi, i giochi di parole. Può considerarsi uno dei maggiori esponenti della beat generation. Il suo approccio è assolutamente non accademico, pur essendo la sua formazione letteraria plasmata proprio in ambiente accademico (tanto per rendere l'idea, ha conseguito un dottorato in Poesia alla Sorbona di Parigi, dopo essersi laureato in giornalismo nell'Università della Carolina del Nord).

Divenuto un punto di riferimento della comunità controculturale di San Francisco negli anni Cinquanta, il suo contributo alla poesia non si limita alla sola scrittura, ma si concreta anche nell'edizione. Ferlinghetti è, infatti, anche un editore: la sua casa editrice, "City Lights", proporrà un'intera collana dedicata alla poesia.

Ma non basta: la storia di Ferlinghetti non si lega indissolubilmente alla sola poesia, "scritta o scoperta": è un vero e proprio intellettuale a tutto tondo. Si affaccia alla narrativa, che trova la sua prima pagina nel romanzo "Her", uscito nel 1960; si dà in prestito alla sceneggiatura di teatro sperimentale, sempre nel corso degli anni Sessanta. Contribuisce alla traduzione di Pasolini dall'italiano all'inglese.  E, oltre a tutto ciò, si reinventa pittore.

Ecologista, pacifista, anarchico. Poliedrico. Immancabile per chi voglia conoscere un intellettuale americano che abbraccia anche l'Europa, soprattutto la Francia e l'Italia.
Meno conosciuto rispetto a Bukowski dal grande pubblico italiano, ma assolutamente senza una reale ragione. Se vi dicessi che Ferlinghetti ha pubblicato Bukowski? Se vi dicessi che parte del suo stile può ricordarlo?
Ma definire Ferlinghetti un Bukowski un pelo più raffinato sarebbe estremamente riduttivo. Il paragone serve solo a consigliarvi di schiodarvi dalla sedia e andare in libreria. O se proprio non avete voglia di uscire, entrate in una libreria online e date un'occhiata a che cosa offre digitando "Lawrence Ferlinghetti". Se davvero non sapete da dove iniziare, partite dalla già citata opera "A Coney Island of the Mind" (edita in italiano dalla casa editrice Minimum Fax).
Avrete così un quadro completo della prima produzione dell'autore.


Mentre il mondo intero augura buon compleanno a questo artista, io vi propongo, prima di andarvi a procurare e leggere qualche sua opera, di spendere qualche minuto per ascoltarlo parlare della sua città, San Francisco. 



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