Ho atteso cinque numeri prima di decidermi a scrivere una
recensione. Già dopo aver letto il primo, mi ero reso conto che il nuovo nato in casa Sergio Bonelli, Morgan Lost, è
qualcosa di diverso, non è un fumetto come gli altri, ma come spesso accade in
questi casi, meglio attendere un quadro più completo prima di esprimere la
propria opinione.
Nato dalla penna di Claudio Chiaverotti, già noto per essere
stato sceneggiatore di molti numeri di Dylan Dog (con l'Indagatore dell'Incubo
esordì nel 1989, sceneggiando il numero 34, Il Buio - disegni di Pietro
Dall'Agnol) e per aver creato Brendon, fumetto ora non più edito, Morgan Lost
appare già come un classico, dopo soli cinque numeri editi.
Il protagonista, Morgan Lost appunto, è un cacciatore di taglie, un indomabile cacciatore di serial killer, di cui la sua realtà è infestata.
La base della storia ha natura ucronica e, per certi versi,
distopica: l'ambientazione è in un futuro-non futuro, è impossibile cogliere il
momento temporale preciso dello svolgimento della vicenda; vi sono una buona dose di elementi
futuristici in contrasto con altri legati al passato, in un connubio generale che parte
dall'Antico Egitto, passa per atmosfere da fine anni Quaranta, per concludersi
in un futuro ipertecnologico. La connotazione temporale, dunque, è già di per
sé bizzarra ed evocativa. Ma è l'aspetto distopico quello che più, ad avviso di
chi scrive, si rivela interessante: molti elementi di Morgan Lost sono
estremizzazioni negative della nostra società, filtrate dagli occhi del
protagonista (colpito da una forma di daltonismo che si rispecchia nel colore
del fumetto, bianco-nero-rosso).
Questa distopia rende Morgan Lost un fumetto impegnato. Non
impegnativo, certo, ma sicuramente impegnato. La vita nella metropoli di New
Heliopolis è scandita dai ritmi della nostra modernità, condotti all'estremo. Corruzione, mancanza di valori e di morale, spettacolarizzazione
di qualsiasi cosa, anche della morte. Ingredienti che, dopo tutto, non sono
troppo lontani dal nostro presente. A fare da cornice alla scansione di questi
passaggi, il sogno, l'incubo. Anche la realtà-non realtà si fonde con
l'onirico, che a sua volta scava e attinge nei processi psicologici, in un
vortice che coglie straordinariamente l'attenzione del lettore e ti fa
desiderare, appena concluso un numero, che esca il successivo.
Morgan Lost non è un fumetto che si legge, è un fumetto che
si vive. È un thriller fantastico-psicologico, dovendovi apporre un'etichetta.
Ma forse non ha bisogno di etichette. È semplicemente Morgan Lost, e se non lo
avete ancora "provato", vi consiglio di rimediare in fretta. Buona
immersione.
Sono usciti, ad oggi:
1 - L'UOMO DELL'ULTIMA NOTTE (Chiaverotti-Rubini)
2- NON LASCIARMI (Chiaverotti-Talami)
3 - MISTER SANDMAN (Chiaverotti-Freghieri)
4 - LA ROSA NERA (Chiaverotti-Romeo)
5 - L'OROLOGIO DEL TEMPO (Chiaverotti-Liotti)
Per qualsiasi informazione ulteriore su Morgan Lost, si rinvia al sito ufficiale della Sergio Bonelli Editore
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