Massimo Parolini è un professore di lettere, laureato in
filosofia all'Università Ca' Foscari di Venezia. Nato a Castelfranco Veneto
(Treviso) nel 1967, dopo essere stato addetto stampa presso il Centro
Universitario Teatrale di Venezia, ha collaborato come giornalista con diversi
quotidiani trentini.
"La Via Cava", edita da LietoColle, casa editrice
lombarda che si è ritagliata un posto di rilievo nella pubblicazione di testi
poetici, è la seconda silloge dell'autore, "un breve tratto dell'anima che
scorre verso la propria oasi".
È l'autore stesso, nella sua nota, a fornirci una chiave di
lettura che permetta di comprendere il titolo dell'opera e ne funga da linea
guida: "Cavo è il grembo che ci ha custodito dal concepimento alla
nascita. Cava la culla che l'ha sostituito nei primi mesi di vita. Cava è la
mano che stringo in segno di relazione, cava la mano che accarezza, che
accoglie l'acqua che disseta e ci sostiene, cavo il pozzo da cui attingere
l'acqua, il secchio che la raccoglie, il mestolo la coppa il bicchiere [...].
Cavo è il riparo che ospita l'uomo [...]. Cavo è l'organismo che ospita i
nostri organi vitali [...]. Cava la terra che accoglie il seme e contiene le
radici della pianta [...], cavo l'etcetera che contiene un elenco di nomi di
forme cave possibili..."
Cavità, dunque, esprime un senso al contempo di assoluto e primordiale,
e così dovrebbe essere, infatti, la poesia in genere: assoluta e primordiale.
Il viaggio attraverso i versi di Parolini offre numerosi
spunti di riflessione, mentre il significato si arricchisce di forma, scandita
da calligrammi che a più riprese recuperano il senso di quella via cava che si
respira a partire dal titolo.
La concatenazione dei versi, che non appare mai casuale,
rende difficile la citazione, che rischierebbe di vedersi svuotata
nell'incompletezza. Ma azzardiamo un unico verso che, ad avviso di chi scrive,
è significativo: "padre, nel sonno/riavvolge il nastro/molle alla
memoria/-nude maschere d'ombra-/l'ingrato riflesso dei fatti/l'ora che
ritorna/a dis_farsi/presente".
Si sarebbero potuti scegliere molti altri versi, ma la forza evocata da questa immagine appare stilisticamente emblematica del percorso seguito in quest'opera.
Si sarebbero potuti scegliere molti altri versi, ma la forza evocata da questa immagine appare stilisticamente emblematica del percorso seguito in quest'opera.
Percorso, peraltro, in cui si innestano omaggi a
fondamentali personaggi dell'arte e della cultura, da Giotto a Van Gogh
passando per Caravaggio, fino ad uno dei più grandi poeti del secolo scorso,
Mario Luzi.
Inutile cimentarsi in una sinossi, ammesso abbia senso
riassumere un'opera poetica. Basti qui concludere con l'unica cosa che
realmente conta: ci troviamo dinanzi ad una nuova tessera nel mosaico della
poesia contemporanea, che merita decisamente la lettura.
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tutti i diritti riservati - credito immagine: copertina "La Via Cava" LietoColle, lietocolle.com
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